NTERVENTI DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA
MARIO PEDINI - RAPPORTO SULL'EUROPA
MOMENTI E FATTI DELL'UNIFICAZIONE
Nell'Europa uscita semidistrutta dall'incendio
della seconda guerra mondiale nasceva e
sempre piú si diffondeva la convinzione che
solo l'integrazione politica dei vari stati
avrebbe costituito l'unica alternativa politica a
quei nazionalismi esasperati che l'avevano condotta
alla rovina. La proposta dell'unità europea,
avanzata da uomini lungimiranti come
Churchill, Schuman, Adenauer, De Gasperi,
Bech e Monnet in un mondo in cui gli Stati
Uniti e l'Unione Sovietica erano diventate le
potenze protagoniste-antagoniste, rappresentava
ai loro occhi la sola garanzia di indipendenza
per gli stati europei. Con il Trattato di Parigi del 1952 veniva costituita la
Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, con quello di Roma del 1958 la Comunità
Europea dell'Energia Atomica e il Mercato Comune Europeo e, finalmente,
nel 1977, veniva decisa l'elezione del Parlamento Europeo mediante voto popolare.
L'opera di Mario Pedini, che ha partecipato attivamente alle vicende europeistiche
di questo ultimo ventennio, segue la travagliata storia dell'unità europea,
individuandone i « momenti » piú significativi, sia in senso positivo sia in senso
negativo, illustrandoli e commentandoli acutamente alla luce di quella dialettica
tra stato nazionale e stato comunitario che ha costituito il motivo costante delle
alterne vicende del progetto di integrazione europea. Europeista convinto, l'Autore,
nel fare il bilancio di quanto è stato già fatto, delinea le prospettive di quanto
ancora bisogna fare perché l'utopia di oggi diventi la storia di domani, la storia
cioè di una nuova organizzazione di popoli e nazioni europei, sorretta da un nuovo
senso della libertà e da una nuova concezione dei valori dello spirito, e indirizzata e
culturale di tutti i popoli della Terra.
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